Gianni

- Di e con Caroline Baglioni
- Regia Michelangelo Bellani
Visto per voi
11 febbraio 2022 – Piccolo teatro degli instabili – Assisi
Alla fine sono riuscita a vederlo! Mi sono ripresa dal Covid appena in tempo.
Uno spettacolo che ho trovato delicato, o meglio mi ha fatto sentire quanto fosse delicato Gianni. Non puoi che volergli bene a questo ragazzo che, complici i suoi disturbi psichici, parla senza filtri registrando le sue considerazioni sul mondo, sulla vita e la sua condizione su delle musicassette. Lui che sentiva addosso tutto il peso della solitudine diviene immortale e conosciuto da tante persone (oserei dire anche amato) grazie al lavoro di Caroline, sua nipote.
Tutto lo spettacolo si basa sui nastri ritrovati dopo la morte di Gianni e che Caroline riporta sul palco senza censure. La sua storia e il suo male di vivere emergono piano piano, man mano che lei recita al pubblico le parole dello zio in maniera intensa, dandogli anche una dimensione fisica attraverso il suo muoversi nello spazio scenico e la presenza di numerose scarpe, di cui alla fine dello spettacolo se ne capirà il senso.
Quello che ho provato nell’assistere allo spettacolo è stato tenerezza, dolore, affetto e mi sono resa conto che più di una volta io ho avuto pensieri simili ed ho fatto le stesse considerazioni senza però che ne restasse traccia. Almeno una volta, almeno un minuto, siamo stati tutti un po’ Gianni e il bisogno di un approdo di pace si è fatto sentire forte dentro di noi.
Uno spettacolo riuscito, ben pensato e misurato, frutto di una profonda ricerca performativa che affronta con delicatezza e rispetto il vissuto drammatico del protagonista.
Tornerei a vederlo di nuovo, ancora, per coglierne aspetti e significati per i quali non basta una sola visione.